Il grosso problema di questo tipo di progetto è che invariabilmente ti capita il giorno in cui la tua pratica, per una ragione o per l’altra diventa impossibile farla.
Ci si resta sempre male, la sensazione è quella di avere invalidato il lavoro, è sicuramente frustrante. Spesso la gente è restia a partire con questo progetto proprio perchè teme possano arrivare cause di forza maggiore e che non ci siano le condizioni per praticare quotidianamente con cura.
Stanotte mi è venuta un’ottima idea che sono pronta a condividere con il mondo qigong. Avete presente quell’abitudine deliziosa del lasciare un caffè pagato al bar a Napoli? Applichiamo la stessa strategia ma teniamo in serbo qualcosa per noi. Possiamo decidere di tenere alcune buone pratiche di riserva, ciascuno decide quante, da utilizzare nei giorni bui.
…Quindi oggi è una buona giornata, ho tempo, quindi posso fare una buona pratica alla mattina e una alla sera, domani viaggerò tutto il giorno e ne avrò una da recuperare… Ho davanti dei mesi molto impegnati, così questa volta mi concederò 5 pratiche di riserva…oppure 3…
Per consolidare i cambiamenti, dobbiamo trovare un modo logico e funzionale di mediare la nostra vita frenetica e la necessità della pratica quieta, regolare e costante
Chissà che pratica dei 100 giorni hanno impostato le persone che studiano qigong con noi. Buona pratica a tutti. Maria