La moxa è una tecnica molto antica che utilizza il calore per curare una serie di disturbi. E’ basata sulla Medicina Tradizionale Cinese e utilizza i meridiani e gli agopunti per stimolare gli Organi connessi e le loro funzioni.
La stimolazione avviene essenzialmente con dei sigari di artemisia accesi che bruciando lentamente scaldano la parte da trattare. Molto utilizzati anche dei sigari di carbone che fanno decisamente meno fumo.
Che punti sono?
SAN YIN JIAO/SP6/ Il punto più alto, distante quattro dita dalla punta del malleolo, è l’incrocio fra tre meridiani della gamba Milza/ Fegato e Rene. Lavora sulla digestione, mobilizza l’umidità e la espelle. Bilancia sia Rene deposito dell’energia vitale che Fegato che si occupa della depurazione e della circolazione del Qi.
TAI XI/KI3/Nell’incavo fra il malleolo e il tendine d’ Achille. Rafforza Rene e mitiga Fegato. Lavora anche su problemi all’orecchio e sui disturbi motori delle gambe.
TAI CHONG/LR3/nel dorso del piede tra il primo e secondo osso metatarsale. Mitiga, sblocca il Fegato e regola il Qi. Rafforza Milza e aiuta a trasformare l’umidità. Lavora su problemi urinari e dolori alle gambe e ai piedi
Come li ho scelti?
Me li ha scelti l’agopuntore da cui sono andata lo scorso anno per sbloccare una spalla e riattivare il metabolismo.
Ho sperimentato sigari e vari tipi di piccoli coni, ma queste campane della foto con piccoli cilindri di artemisia, per me sono in assoluto la soluzione più comoda. Appena mi arriverà la nuova fornitura da Amazon inizierò a fare anche:
ZU SAN LI/ST36 sotto il ginocchio nell’incavo fra tibia e perone. Vero asso nella manica per rafforzare le gambe, armonizzare Stomaco e Milza e rinvigorire il corpo.
Fra qualche mese vi racconterò i risultati di questa auto terapia formidabile
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