Qigong gentile nei suoi corsi e nelle lezioni private propone la tecniche per il diabete del maestro Li Xiao Ming.
Il dottor Li Xiao Ming mettendo insieme conoscenze della medicina moderna e tradizionale sapienza taoista ha elaborato una serie di tecniche accessibili a tutti senza grande fatica fisica, che contrastano efficacemente il diabete e lavorano con efficacia sui problemi metabolici.
Questa serie di pratiche serve come cura complementare da affiancare a quelle farmacologiche, dietetiche e al controllo quotidiano della glicemia prescritte dal proprio medico. Serve per iniziare a modificare il proprio stile di vita e una serie di comportamenti che sicuramente hanno favorito l’instaurarsi di questa patologia.
Il diabete è spesso una patologia da supernutrizione, favorita da soprappeso, ipertensione, stress e mancanza di esercizio fisico.
Al fine di invertire la tendenza è necessario iniziare a sviluppare una consapevolezza corporea, a lavorare sulla respirazione, a imparare a rilassarsi, a disattivare il controllo continuo in ogni ambito ed entrare in condizione di quiete. Non meno importante è scoprire che muoversi può essere divertente, sentire le articolazioni diventare più mobili e il corpo più flessibile. Entrambi questi aspetti sono molto importanti per vedere dei cambiamenti e dunque per proseguire il percorso intrapreso. Adottare uno stile di vita più dinamico inoltre aiuta a fare crescere la fiducia in sé stessi e nelle proprie abilità e possibilità.
Il maestro Li Xiao Ming ha elaborato una serie di camminate specifiche e pratiche per i vari tipi di diabete che stimolano a fondo il metabolismo e rafforzano gli organi interni coinvolti.
Questa serie di pratiche quando viene usata per il diabete interviene sul livello glicemico, posticipando nel tempo gli aspetti più pesanti di questa patologia, ovviamente con una pratica regolare e continua. Funziona bene sia per una condizione di prediabete che in caso di patologia già conclamata.
Nella scuola di Milano di Li Xiao Ming si sono formati parecchi medici che lavorano in strutture ospedaliere. Questo mi fa sperare che in futuro la diffusione di queste pratiche complementari si diffonda anche in centri specializzati nella cura del diabete.