Le pratiche di Qigong gentile richiedono la guida ininterrotta della consapevolezza. La respirazione è controllata e rallentata, il corpo è consapevolmente rilassato, i movimenti sono lenti e morbidi e difficilmente faticosi.
La coscienza insieme all’attenzione regolare e continua coordina la pratica. Dirige e controlla l’inspirazione e l’espirazione, verifica la corretta esecuzione del movimento, nel caso ci siano degli impedimenti fisici, porta il movimento al limite della possibilità e non lo supera. In questo modo ripetizione dopo ripetizione il limite si sposta ed aumenta ed esempio, la mobilità articolare.
Nel Qigong gentile nulla viene eseguito in maniera automatica.
Questo significa che per tutta la durata della pratica, l’attenzione è esclusivamente occupata dalla respirazione e dai movimenti interni ed esterni. Se arrivano pensieri di disturbo, semplicemente si riporta l’attenzione sulla respirazione e sui movimenti, poco alla volta arriveranno sempre meno distrazioni.
E’ necessario avere pazienza ed allenamento, ma alla fine si conquista uno stato di concentrazione e consapevolezza interno che si rivela prezioso anche nei momenti difficili della quotidianità. Quando capita che l’ansia, la preoccupazione, la paura, lo stress creino una situazione di frastornamento, la capacità di portare l’attenzione e consapevolezza dentro, consente di dipanare la confusione e ripartire da sé.
Questa consapevolezza cosciente che è alla base di Qigong gentile, porta ad una forma di tranquillità emotiva che consente al cervello di rilassarsi e distendersi, che si protrae ben oltre la pratica