Da quando molto tempo fa, ho iniziato a studiare qigong, fare gli appunti è stato tanto la croce quanto la delizia del percorso. Cercare di sintetizzare quello che i maestri cinesi spiegavano e gli interpreti traducevano, era complesso oltre ogni dire. All’inizio prendevo appunti frenetici che poi riponevo e quando li riprendevo in mano si rivelavano assolutamente ermetici. Adesso dopo le lezioni e i seminari a cui partecipo, dove per fortuna gli argomenti sono meno ostici, elaboro gli appunti in più tempi, fino ad arrivare ad una stesura quasi definitiva e va ovviamente molto meglio.
Da quando abbiamo iniziato a tenere i corsi, ho preparato gli appunti per i partecipanti che inviavo via mail.
Nei primi anni li spaventavo tutti perché oltre alle tecniche proposte a lezione, integravo con spiegazioni di medicina tradizionale cinese a mio dire semplici semplici. Così qualche anno dopo ci ho dato un taglio e mi sono limitata a spiegare diffusamente le tecniche.
Adesso preparo delle schede semplici, concise e chiare che funzionino come promemoria per ricordare una sequenza o eseguire correttamente una tecnica.
Il mio sogno è che le persone integrino questo materiale, con appunti e considerazioni personali. Utile al momento ma che si rivela ancora più prezioso in tempi successivi, quando in memoria non si recuperano sufficienti dati per lavorare correttamente e servirebbe proprio quella tecnica.
Quest’anno sperimentiamo una dispensa che io spero diventi il quaderno di qigong gentile in cui prendere appunti, disegnare pupazzetti, segnare numeri di telefono…
Vi racconterò come andrà a finire.
A presto. Maria